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Shrek! Quando un film è fatto per aiutare a risolvere i problemi della gente.

E’ opinione ammessa che diventare “Narcisisti” vuol dire innamorarsi della propria immagine. L’eccessiva importanza attibuita all’immagine è un indizio della tendenza narcistica della nostra cultura, l’apparire si contrappone al sentire, o per usare termini analoghi l’immagine s’inghiotte i sentimenti.  Spendere ore e ore nella preoccupazione narcisistica è propriamente uno dei mali più allarmanti dell’uomo contemporaneo così come gonfiare le notizie renderle più grandi di quello che sono, nonchè ridimensionare la semplicità sono aspetti comunemente presenti nella quotidianità. Anche una persona che funziona bene, in una cultura narcisistica corre il rischio di esserne contagiata nel senso negativo del termine.  Spiegata così in generale l’opinione su questo argomento è  limitativa quando non si presenta qualcosa fatto per fungere da parallelismo e far capire per esempio quale può essere un nuova lettura, questo per presentare il mio pensiero più distintamente. Questo non vuol dire riferirirsi al  tipo narcisitico, ma riferirsi al tipo di appoggio ( o anaclitico ). *L’uomo ama la donna che nutre, **la donna ama l’uomo che protegge. Il capolavoro di William Steig in Shrek è proprio per decontaminare la cultura narcisistica,  e aiutare le persone a vedere un’altra possibilità. Facendo tesoro del libro dal quale è stato tratto il film, la prima frase del libro è “La sua mamma era bruttissima, e bruttissimo il suo papà: ma Shrek era più brutto di tutti e due messi insieme” e poi “Dovunque passava Shrek, tutti se la svignavano a rotta di collo. Come era contento di essere così repellente! Quando entrò nella sala degli specchi del castello si specchiò e da prima si spaventò alla vista di centinaia di essere orripilanti e poi si rimirò a lungo, compiaciuto che mai di essere esattamente com’era”. Il parallelismo tra Narciso che si innamorò della propria immagine di bellezza e Shrek che si compiaceva di essere esattamente com’era è un’altra  chiave di valutazione del lavoro di William Steig. Ad essere sottile e poetico credo che nel suo piccolo Steig sia stato un grande uomo.1) Quando Shrek entrò nella stanza della principessa rimase a bocca aperta per lo stupore ( specchio ). 2) Là davanti a lui c’era una principessa dalla bruttezza strabiliante. 3) Shrek le azzannò il naso. Lei le mordicchiò l’orecchio. 4 )E così convolarono a giuste nozze il più presto possibile. E da quel giorno vissero orribilmente felici e tragicamente contenti, spaventando a morte chiunque incrociasse la loro strada.

Nota: i corsivi di riferimento del Tipo di appoggio ( o anaclitico ).

Tratto dal libro “Shrek! La vera storia dell’Orco Verde” di William Steig.

(Trailer)

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