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La caparbietà e la sgarbatezza tipiche della donna definita dai più isterica

Molti autori hanno provato a rappresentare in tono diversamente personale il problema e i vissuti dell’isteria sin dai tempi di Sigmund Freud. C’è stato chi per esempio Otto Fenichel usava fare questa descrizione ” Considerando i meccanismi della persona isterica, bisogna aspettarsi che si manifestino tratti che corrispondono ai conlitti tra l’intensa paura della sessualità e le pulsioni intense ma represse”. Gli studi e l’origine della psicoanalisi freudiana pur nascendo dagli studi sulla comune “isterica” ancor’oggi purtroppo definita in termini quasi dispregiativi è invece da ridefinire con una prospettiva molto più precisa e positiva. Quali aspetti ha questo tipo di donna? Non sono solo per me i classici aspetti di atteggiamenti invadenti che contano come viene detto, l’agilità corporea e la civetteria descritti dalla letteratura psicologica, con sfumature di carattere sessuale, ma anche il temperamento caparbio e sgarbato altalenanti in primo luogo perchè molto più vicini alla sua realtà di donna, rispetto alle comuni grottesche definizioni fornite invece in merito. Le caratteristiche secondarie sono l’ambizione, la propensione ad essere orientata verso le cose e il mondo e la ricerca di uscire dalla passività che viene vissuta come vulnerabilità. Per una comprensione delle caratteristiche appena elencate vale la pena ricordare alcune figure femminili, citate da Lowen: l’interpretazione di Silvana nel film “Riso Amaro” di Giuseppe De Santis con Vittorio Gassman e Doris Bowling o anche Nastasia Filippovna nel romanzo “L’idiota” di Dostoevskij, Lizaveta Nikolàevna ne “I demoni” e Katierina Ivànovna dei “Fratelli Karamov” sempre dello stesso romanziere russo. Inoltre lei ha un sentimento di risentimento nei confronti delle persone che non la vogliono capire. Questo risentimento la indirizza a ricreare e a rivolere un rapporto più autentico o di natura sessuale o ancor meglio di natura più profonda. Il meccanismo principale non è quindi la ‘coazione a ripetere’ cioè la tendenza a ripetere degli schemi comportamentali in uso, ma la volontà di riscattare un’esperienza di delusione dalla persona che l’ha provocata nell’ambito della volontà di non capirla. Questo può valere anche nel rapporto amichevole. L’ostinazione e la caparbietà servono in tal senso a produrre quelle svolte improvvise tipiche di questa donna ma non per obiettivi di ridimensionamento nel senso negativo delle relazioni precedenti, bensì per una conservazione degli stessi ma con una luce diversa e una comunicazione emotiva diversa rispetto a prima per lei meno drammatica. Le sue svolte improvvise producono quindi una conservazione delle relazioni già costituite, ma a favore di nuovi incontri con nuove persone per esperienze più costruttive in cui lei possa sentire chi ha maggior voglia di capirla.        ( Printed )

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