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Tracce coatte in certe persone

Caratteristica saliente delle persone in questione è l’automatismo comportamentale, nonchè verbale, di certi aspetti notabili dell’agire volti a evidenziare ,inteso come ricerca, che la persona può sentirsi in grado di essere un uomo a sè stesso o una donna a sè stessa. Uno di questi aspetti è il senso pignolo dell’ordine, cioè la sua vita si svolge generalmente, sia nelle cose grandi sia nelle cose piccole secondo un programma prestabilito e inderogabile e un mutamento dell’ordine costituito provoca almeno un senso di disagio e a volte di angoscia, seppur raramente. Questo dipende anche da un altro aspetto caratteristico che è la tendenza ripetuta a rimuginare. Questo fattore è la base del concetto di “coazione a ripetere” di Freud. Un altro tratto che non manca è però la parsimonia che molto spesso si trasforma in avarizia. C’è pure una tendenza a forti reazioni di compassione e a sensi di colpa. Esteriormente proprio per la sua ricerca di essere un uomo ( o una donna nel caso di lei ) si presentano anche aspetti di contegno e di ferreo autocontrollo, con un rifuggire dagli affetti, nel senso di emozioni tiepide sia quando ama sia quando odia. In certi casi questa può diventare un vero blocco affettivo. Il sadismo che però rimane impigliato nel blocco affettivo si presenta con comportamenti e espressioni verbali di attacco che ne rappresentano la parte dolorosa, la parte calorosa però ha una forma strutturalmente rovesciata, con comunicazioni in chiave o stile ribelle. Celebre per certe espressioni enfatizzate a livello cinematografico è il personaggio rappresentato nel film intitolato “Il Gallo Cedrone”, ma resta ovviamente una sorridente rappresentazione cinematografica. Altri elementi invece realistici sono l’irresolutezza, il dubbio, la diffidenza e la grande tendenza a collezionare tante cose, cioè oggetti materiali, per es. francobolli o biciclette o altro. Questa esamina  è per dare la giusta profondità alla descrizione della cosidetta ‘fase anale’ di Freud.

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