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Il valore di un sintomo.

Chi non ha mai avuto, anche solo una volta, quell’inspiegabile e fastidioso mal di stomaco? Nonostante esami clinici e consulti medici, il male non è il sintomo di una patologia più importante, come inaspettatamente sorge così scompare…

Questo è uno di molti esempi, in cui il nostro corpo cerca di esprimere il suo disagio, il suo malessere, in una determinata circostanza della nostra vita.

Spesso non facciamo caso al fatto che quel mal di stomaco è iniziato proprio quando ci si trovava in un momento molto stressante, ad esempio a lavoro, quando ci si stupiva di come si riusciva ad andare avanti, nonostante il forte stress a cui si era sottoposti: NOI siamo andati avanti, abbiamo cercato di tenere in equilibrio troppi piatti, come al circo, senza renderci conto che IL NOSTRO CORPO non era disponibile a questo sforzo, e ci ha presentato il conto!

Questo stare male è uno dei campanelli d’allarme che il corpo usa per dirci che stiamo esagerando, che anche se non vogliamo vedere c’è qualcosa che non va, che ci dobbiamo fermare. A volte c’è la necessità di “scendere dalla giostra”, ascoltarsi e ascoltare cosa ci vuol comunicare il nostro corpo, come cerca di aiutarci e di metterci in guardia.

Spesso questo ascolto risulta difficile: rischiamo di trovarci in difficoltà nell’ammettere che, nonostante si stia già dando il 100%, dovremmo dare di più ma non ce la facciamo, perché ormai le nostre energie sono i n totale riserva.

Quanto detto sopra, non ci mette nelle condizioni di dire che ogni “acciacco” è legato sicuramente ad un qualcosa che sta succedendo.

Quanto detto sopra deve far riflettere su come il corpo sia un nostro amico, che vuole il meglio per noi, e per se stesso, che ci comunica come stiamo realmente: è un nostro alleato, diamogli più fiducia ascoltandolo.

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